ESCLUSIVA Coach Jesus Botello: "Ecco i tre punti cardine dello Scouting Deportivo"

31.05.2014 09:46 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA Coach Jesus Botello:  "Ecco i tre punti cardine dello Scouting Deportivo"

 

L'Italia non regge il passo di Spagna, Germania e UK nello scouting? Allora meglio prendere qualche lezione o almeno comprare qualche manuale pubblicato Oltralpe. 
In terra iberica è stato nelle librerie da qualche mese "Scouting Deportivo" scritto da coach Jesús M. Botello Hermosa, che ha concesso una lunga intervista esclusiva alla redazione di www.footballscout24.it

Perchè un libro sullo scouting?
"Scouting Deportivo è un libro pioniero che chiarirà tutti i dubbi circa le nuove tendenze, mostrera' la struttura attuale dello scouting, che va dalla raccolta dati allo studio tecnico-tattico. Si riferisce alla figura del Técnico Deportivo Superior e alla sua trasformazione in Analista. Insegnerà a trarre il meglio dalle nuove correnti di Scouting, Coaching e metodologia; Consentirà di raccogliere e utilizzare le informazioni rilevanti sulle squadre avversarie; Farà conoscere i modelli di base che si ripetono, spiegherà come controbbatterli o potenziarli, come ordinare i dati e trasmetterli ai collaboratori allo scopo di preparare le riunioni tecniche, le esercitazioni e le partite. I principi di base sono tre: 1) Non credo nei modelli di gioco, credo nella stile di gioco. Il calcio dipende dai giocatori. Cerco sempre di divertire lo spettatore, voglio che si esaltino i giocatori godimento e che si abbia la mentalità vincente necessaria per non accontentarsi di un 1-0, si deve puntare a qualcosa di più. Sì, posso garantire che tutti i 16 giocatori ogni settimana non smetteranno di combattere sul campo nemmeno per un minuto, sforzo, sacrificio e difesa dei compagni sono imprescindibili. Chi tira indietro la gamba ha sbagliato squadra e allenatore. D'altro canto anche la strategia è fondamentale, ma per svilupparla è necessario il totale coinvolgimento dei protagonisti di questo sport: i giocatori. 2) Lavoro con la 'cantera': attualmente solo i club che hanno una politica per i giovani possono avere successo in un mondo tanto competitivo. Io sono un allenatore di base, credo nel calciatore locale perché sente i colori, di solito non sbaglia, riempia il campo con la sua famiglia, in molti casi ha solo bisogno di fiducia. Bisogna ribaltare il detto 'nessuno è profeta nella sua terra'. Il patrimonio del club sono i suoi giocatori che devono essere curati e addestrati per raggiungere il loro massimo potenziale, è compito di tutti. Il termine 'cantera' è decontestualizzato, si deve parlare di struttura di base. Il problema non è Cantera si o Cantera no. Non si può guardare il DNA di un giocatore per catalogarlo come adatto o non adatto. Io sostengo debbano esserci della matrici di base in merito alla Raccolta dei dati e al modello di gioco (io preferisco la mia denominazione "stile di gioco") per tutta la cantera, gli allenatori devono esser al servizio del Club e non viceversa. C'è bisogno di allenatori di base, il Club che potrà contare su allenatori qualificati che lavorano per il bene comune, piuttosto che per il proprio, avrà vinto. I dirigenti sono quelli  che devono scegliere il modello da seguire: Pazienza+ pianificazione  o Immediatezza + investimenti. Non solo nel calcio d'elite, ma anche nella calcio di formazione e regionale, bisogna sapere che la professionalità è il fondamento del successo duraturo. Devi essere coraggioso. Si deve perseguire un quadro economico sostenibile, investendo in una struttura di base che abbia i migliori tenici e giocatori possibili. Dovrebbe essere una priorità. Non si perderà competitività e si potra' persino aumentare il numero di fan puntando sul sentimento di appartenenza e valorizzando il brand. Sarà una questione di identità, non solo geografica, ma anche nel modo di giocherà che causerà immediata identificazione. Il futuro è  unire i due poli opposti: Cantera e successo immediato; sviluppare una Struttura Base sviluppare e ottenere il massimo: uno stile di gioco. 3)Programmazione settimanale degli allenamenti: cercherò di spiegare come preparare le settimane del nostro staff tecnico. Si tratta ovviamente di una sintesi di ciò che effettivamente si fa nella realtà, dal momento che sarebbero necessarie più di 20 pagine (tra strategie, analisi degli avversari, esercizi alternativi ... ). L' idea è quella di essere il più professionale possibile, avere tutto sotto controllo e esser preparato per evitare sorprese dell'ultimo minuto. Dobbiamo considerare se l'impegno dei nostri giocatori è molto alto, il che faciliterebbe la realizzazione di questo tipo di formazione, anche se abbiamo sempre esercizi alternativi da fare all'ultimo minuto. Tutte le sessioni sono concentrate sulla ricerca del miglioramento di ciascuno dei componenti e della squadra nel suo complesso. Noi pensiamo che se tutti miglioreranno nei propri ruoli, in partita la squadra sarà ricompensata. Ovviamente, è necessario che il giocatore voglia migliorare le propria prestazioni, per amor proprio o aspirazione professionale. Analizziamo ora i punti di base del nostro modo di lavorare basato sulla metodologia di allenamento del FC Barcelona, Chelsea FC, R. Madrid , Inter, sull'esperienza dei migliori giocatori e degli allenatori delle categorie provinciali contrastanti: lavoriamo congiuntamente sulle capacità fisiche: velocità, forza e resistenza, inseriamo una componente psicologica incentrata sul processo decisionale e resistenza alla pressione e, naturalmente, prevediamo una componente ricreativa"

Ci sarà una versione in italiano?
"Molto presto, stiamo aspettando alcune case editrici di fiducia che possano dare a questo manuale la massima diffusione"

Da esperto del settore ci indichi un talento da tenere d'occhio del calcio spagnolo
"Germán Ruiz del Málaga"