Europeo U19: la top 11 di GT

26.07.2016 05:09 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Generazione di Talenti
Europeo U19: la top 11 di GT

Termina con una netta sconfitta l’Europeo U19 dell’Italia di Vanoli sconfitta in finale dalla Francia. Ecco la top 11 del sito Generazione di Talenti

Con la netta vittoria per 4 a 0 della Francia, in finale contro l’Italia di Vanoli, si è concluso ieri l’Europeo Under 19 di Germania 2016. Troppo ampio il divario qualitativo ed esperienziale tra gli uomini del c.t. francese Batelli e quelli di Vanoli, impiegati principalmente in squadre Primavera o in categorie professionistiche inferiori. Di certo, la manifestazione continentale ha confermato il valore del movimento calcistico transalpino ed anche di quello portoghese (i lusitani sono stati eliminati in semifinale proprio dai “Galletti”), ma indubbiamente ci sono stati i primi segnali di ripresa del calcio giovanile italiano, che almeno dal punto di vista dei risultati, è riuscito a centrare la finale.

Una nota a parte merita la selezione U19 inglese, partita con i favori del pronostico, avendo in organico molti dei giocatori del Chelsea due volte vincitori della UEFA Youth League; i “Giovani Leoni” sono stati vittima dell’organizzazione difensiva italiana, venendo sconfitti nello scontro diretto per 2 a 1. Molto deludente la Germania, nonostante nella rosa teutonica ci fossero alcuni elementi molto interessanti, male la tecnica Croazia, l’Olanda del talentuoso Steven Bergwijn e l’Austria.
Noi di generazioneditalenti.it abbiamo voluto analizzare singolarmente squadre presenti all’europeo, evidenziandone i migliori prospetti e stilando poi una Top 11 dei migliori talenti presenti al torneo (presente a piè pagina); una formazione che tenga conto non solo del rendimento, ma anche del potenziale di crescita del ragazzo.

AUSTRIA: La selezione austriaca del c.t. Rupert Marko non ha messo in luce elementi di particolare qualità; l’unico giocatore che ha mostrato tanta corsa e tenacia è stato il centrocampista del Red Bull Salisburgo, Xaver Schlager (1997), autore di un gol e di un assist, sempre stato presente nelle uniche 2 reti messe a segno dagli austriaci.

CROAZIA: La Croazia è stata una delle più grandi delusioni della kermesse continentale, i talenti di Mr Ferdo Milin, pagando lo scotto della più giovane età di alcuni elementi della rosa, hanno “bucato” l’evento. Gli unici calciatori balcanici che hanno fatto intravedere, seppur ad intermittenza, le loro grandi qualità, sono stati il trequartista Nikola Moro (1998) della Dinamo Zagabria, autore di un gol e di un assist e l’ala sinistra del Wolfsburg, Josip Brekalo (1998).

FRANCIA: La nazionale allenata dall’italo-francese Ludovic Batelli non è partita molto bene nel torneo, perdendo contro l’Inghilterra, a causa di uno schieramento tattico iperoffensivo e scriteriato; ma dalla seconda partita i transalpini hanno cambiato marcia, grazie all’inserimento nell’undici titolare dell’ala destra equilibratrice del Guingamp, Ludovic Blas(1997), uno dei migliori giocatori della manifestazione. L’attacco francese regala alla nostra Top 11 due elementi, l’estrosa ala sinistra classe 1998 del Monaco, Kylian Mbappe,  autore di 5 gol ed il potente e tecnico centravanti del PSG, capocannoniere del torneo con 6 reti,Jean-Kévin Augustin (1997). Un altro giocatore ad entrare a far parte dei migliori undici dell’europeo è senza dubbio il creativo trequartista del Nantes Amine Harit (1997), talento che per qualità tecniche è già stato paragonato a Ben Arfa. Sempre appartenente alla mediana transalpina, vanno segnalati il mediano/regista e capitano, Lucas Tousart (1997) del Lione, molto simile per caratteristiche al compagno di club Gonalons e il dinamicissimoDenis Will Poha (1997) del Rennes, un mix perfetto di qualità e quantità.
In difesa si sono distinti il terzino destro di qualità, Clement Michelin (1997) del Tolosa, il migliore del torneo, l’altro suo collega, ma di fascia opposta, Christ-Emmanuel Maouassa(1998) del Nancy ed il jolly mancino, Olivier Boscagli (1997) del Nizza.

GERMANIA: Tra i ragazzi del c.t. Guido Streichsbier, i migliori sono stati senza dubbio la seconda punta dell’Hoffenheim, Philipp Ochs (1997) autore di 4 gol in 4 partite (una nello spareggio), la potente ala sinistra dello Stoccarda, Max Besuschkow (1997), la tecnica mezzala del Bayer Leverkusen, Benjamin Henrichs (1997), il terzino sinistro/centrocampista esterno Maximilian Mittelstädt (1997), moto perpetuo dell’Hertha Berlino ed infine il potente e veloce centrale (anche terzino sinistro) Jannes-Kilian Horn (1997) del Wolfsburg.

INGHILTERRA: I favoriti dal pronostico hanno fallito clamorosamente, nonostante nella rosa di Mr Adrian Boothroyd fossero presenti alcuni talenti straordinari, primo fra tutti la fenomenale ala sinistra del Chelsea, Isaiah Brown (1997), che con 2 gol e un assist al suo attivo, è probabilmente il prospetto con maggior peotenziale di tutta la competizione. Brown si è guadagnato un posto nella nostra Top 11, differentemente dall’altro grande talento, sempre di proprietà del Chelsea, Dominic Solanke (1997), autore di 2 reti, ma mancato nei momenti decisivi del torneo. Altri talenti inglesi che hanno mostrato la loro classe, ma ad intermittenza, sono stati il prestante trequartista del Liverpool, Oluwaseyi Ojo (1997) e la tecnica mezzala del Tottenham, Joshua Onomah (1997).

ITALIA: Gli “Azzurrini” di Paolo Vanoli hanno palesato tenacia, grinta, organizzazione difensiva (se si esclude la finale) e grande senso di squadra. In evidenza si è messo indubbiamente l’estremo difensore della Spal, ma di proprietà dell’Udinese, Alex Meret (1997), autore di alcuni interventi veramente prodigiosi; il friulano è stato sicuramente il miglior portiere del torneo. Anche nel ruolo di terzino sinistro, la nazionale italiana ha piazzato un suo uomo nella nostra Top 11, il “bomber” con 4 reti nell’arco dell’europeo,Federico Dimarco (1997) dell’Empoli (ma di proprietà dell’Inter), vero “cecchino” dei calci piazzati, sia su rigore che su punizione è stato veramente infallibile. Altri talenti italiani che hanno messo in luce un buon rendimento sono stati il cagliaritano Nicolò Barella (1997), vero tuttocampista della nazionale, ma soprattutto lo juventino Filippo Romagna (1997), una sorta di regista arretrato per la selezione di Vanoli.

OLANDA: La nazionale Oranje del c.t. Aaron Winter ha deluso le aspettative, ma in ogni caso, alcuni giocatori hanno confermato le loro grandi qualità, come ad esempio l’ala sinistra del PSV, Steven Bergwijn (1997), imprendibile nell’uno contro uno ed autore di 2 reti. Un gol in più è stato messo a segno da Sam Lammers (1997), centravanti imponente del PSV. In particolare evidenza si è messo il capitano e trequartista Abdelhak Nouri (1997), vero “cervello” della manovra olandese.

PORTOGALLO: Emilio Peixe ha potuto contare su una rosa di notevole qualità, ma questa volta i lusitani non sono riusciti a ripetere l’impresa della nazionale maggiore e dell’Under 17. Tra gli uomini che si sono messi maggiormente in luce, vanno citati il terzino destro classe 1999, Diogo Dalot, “enfant prodige” del calcio portoghese e gioiello del vivaio del Porto e l’ala sinistra del Benfica, Buta (1997), autore del gol all’Italia nella fase a gironi. A centrocampo hanno palesato un buon rendimento e naturalmente ottime qualità tecniche, i “benfiquisti” Joao Carvalho (1997), Pedro Rodrigues (1997) e Gonçalo Rodrigues (1997). Nel pacchetto arretrato vanno segnalati e monitorati per il futuro il capitano Ruben Dias(1997), presente nella Top 11 e Pedro Pacheco (1997) del Basilea, autore di un gol di testa in semifinale.

FORMAZIONE TOP 11 (4-2-3-1) Meret (ITA); Michelin (FRA), Ruben Dias (POR), Romagna (ITA), Dimarco (ITA); Tousart (FRA), Poha (FRA); Harit (FRA), Brown (ING), Mbappe (FRA); Augustin (FRA)