Mansi: “Calcio maltese in netta crescita. Punto a rilanciarmi”

21.10.2017 12:39 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: footballscouting
Mansi: “Calcio maltese in netta crescita. Punto a rilanciarmi”
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© foto di Federico De Luca

Quando hai solo 21 anni non è facile lasciare tutto e partire per un Paese totalmente nuovo con l’unico scopo di fare ciò che ami. Vuoi nel calcio, vuoi nella vita. Per fare ciò serve un carattere ed una determinazione non indifferenti, qualità che Davide Mansi, difensore classe ’96, ha dimostrato di avere: approdato in quel di Malta, dove ora gioca per il Mosta FC dopo esperienze con le casacche, tra le altre, di Chievo Verona e Paganese, il ragazzo si è raccontato in esclusiva ai nostri microfoni.

Una stagione cominciata senza mezze misure, dato che sono arrivate 3 vittorie e 4 sconfitte. Come ti senti di giudicare questo tuo primo periodo maltese?

“Sono arrivato a campionato in corso, dato che la squadra aveva già giocato due partite. Inoltre avevo qualche problemino fisico, dal quale ho subito recuperato, e non appena c’è stata la possibilità sono entrato in campo. Abbiamo per l’appunto perso quattro partite, a mio avviso non meritando, tranne magari nel caso della sfida contro l’Hamrun. Sono fiducioso per il prosieguo: siamo un’ottima squadra composta da elementi giovani, possiamo solo migliorare”.

Vieni da una stagione, quella con la Paganese, dove non hai giocato molto. Questo, in termini di ritmo partita che inevitabilmente ti mancava, ha rallentato il tuo processo di inserimento negli schemi del Mosta?

“Quella scorsa è stata una stagione a due facce: mi sono allenato con giocatori molto validi, e questo mi ha aiutato non poco a crescere sotto diversi punti di vista, grazie anche ad un allenatore molto preparato; d’altra parte ho avuto poco spazio e questo ha influito molto sui miei primi tempi qui a Malta, perché il ritmo partita è fondamentale per un calciatore ed influisce molto sulla condizione fisica. Sono però esperienze che fortificano, adesso sono motivato a fare bene ed a dimostrare quello che non ho dimostrato la scorsa annata”.

Quanto è stato difficile lasciare il proprio Paese per calarsi in una realtà totalmente nuova?

“Questo è un punto di vista molto importante, perché abituandoti a stare in Italia diventa poi difficile cambiare ritmi, abitudini, modo di lavorare ed anche di relazionarti. Le prime due settimane ero un po’ spaesato, ma la società ed i miei compagni di squadra mi hanno aiutato ad ambientarmi il più velocemente possibile. Inoltre vivo in un appartamento con gli altri due italiani della squadra, quindi le abitudini del nostro Paese cerchiamo di mantenerle tra di noi, ma chiaramente quando poi si esce bisogna adattarsi, fare dei sacrifici, capire che gli impegni sono maggiori”.

Nella sfida tra Atalanta ed Apollon Limassol è arrivato il primo gol di un giocatore maltese nelle competizioni europee. Da questo dato parte la domanda: ora che ci sei dentro di persona, a che livello è realmente arrivato questo movimento calcistico?

“Il calcio maltese sta crescendo moltissimo rispetto a qualche anno fa. La maggior parte delle società locali hanno il modello italiano come riferimento e molti allenatori vanno a studiare nel nostro Paese, difatti la Serie A e la Serie B sono molto seguite. Inoltre ci sono molti calciatori italiani che vengono qui e che contribuiscono a far crescere il livello complessivo anno dopo anno. Personalmente sono rimasto molto sorpreso, ci sono delle squadre molto forti e calciatori davvero bravi, forse non da Serie A ma sicuramente da Serie B. Quello maltese è un campionato che dà inoltre grande visibilità a livello internazionale, perché è molto visto”.

Malta è una tappa della tua carriera dove punti a rilanciarti, ma come mai hai scelto proprio questa destinazione?

“Malta per me è stata una sorpresa, perché ero a un passo da una squadra di massima serie slovena. Non so cosa abbia fatto saltare la trattativa, e subito c’è stata quest’occasione. Ho parlato col mio procuratore Gianfranco Cicchetti ed insieme abbiamo subito deciso di accettare, perché parliamo di un ottimo trampolino di lancio che non mi sono voluto lasciare sfuggire. Per me questa stagione è molto importante, quindi dovevo scegliere una sistemazione ottimale per esprimermi al meglio, e fortunatamente sto trovando una continuità che spero di non perdere”.