Viktor Fischer: dove è finito il super talento che aveva fatto girare la testa alle big?

04.02.2018 17:12 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
 Viktor Fischer: dove è finito il super talento che aveva fatto girare la testa alle big?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il mercato ha memoria corta, ma fino ad un paio di anni fa il mondo impazziva per Fischer, danese esploso nella fucina Ajax. Con l'aiuto dell'intermediario di mercato Davor Milito ripercorriamo l'excursus del talento danese: Correva l'anno 2011 quando l'Ajax acquistò dalla fucina di talenti FC Midtjylland un giovanissimo Viktor Fischer (all'epoca 17enne), per essere inizialmente aggregato alla formazione U19 per poi proiettarlo verso Prima Squadra. In Olanda il danese ha trascorso 5 anni, durante i quali si è pienamente meritato il titolo di “promessa del calcio” grazie al suo talento cristallino. Il bilancio: 30 partite, 3 goals ed un assist in tutto il settore giovanile del “Lancieri” e 111 presenze, 33 reti e 19 assists con “i grandi”. Un bottino di tutto rispetto per la giovane ala, tanto da attirare le attenzioni di top clubs italiani come Milan e Napoli qualche sessione di mercato addietro.

Maggio 2016 in vista della stagione 2016/2017, quella che sarebbe dovuta essere del grande salto, di una nuova sfida in Inghilterra in un Calcio totalmente diverso da quello olandese. Per una cifra che si aggirava tra i 5.5 ed i 6 milioni di Euro, il Middlesbrough si aggiudicava il nazionale danese facendogli firmare un triennale. Una cifra irrisoria a mio parere per il valore del giocatore, contando che già da 4 anni era membro fisso della Nazionale A scandinava, in cerca di un nuovo talento nel reparto offensivo dopo i nostrani Ravanelli e Maccarone a cavallo tra gli anni '90 e '00.

Da qui un inspiegabile rallentamento del suo percorso di crescita. In quella stagione Fischer avrebbe poi giocato solo 16 partite in tutte le competizioni con 3 miseri assist a referto. I numeri sono implacabili: una media di 40 minuti a partita e goal segnato 0.

Decisamente troppo poco date le grandi aspettative che su di lui erano state riposte, tanto che all'apertura della sessione estiva 2017 il Middlesbrough lo cedette per una cifra ancora oggi non nota (forse lo fu solo alle parti coinvolte nell'affare) ai tedeschi dell'FSV Mainz 05, dopo che il coach dell'epoca Garry Monk lo escluse dai suoi piani, i quali gli fecero firmare addirittura un quadriennale. La stampa britannica non fu certo dolce come il Christmas Pudding nei confronti del danese al momento del suo addio, definendolo un “mistery man” o “Middlesbrough flop” (cit. The Sun), colui che “ha fallito nel trovare la rete”.

Il DS del club tedesco dichiarò che “Viktor Fischer è un giocatore eccezionale dal grande potenziale”. Mai dichiarazione fu più azzardata, dato che, numeri alla mano, il bottino del ragazzo fu, nel periodo trascorso in Germania (7 mesi n.d.r.), esattamente uguale a quello inglese: 12 le presenze, 2 le reti, per un totale di 480 minuti giocati (40' a partita). Da qui una nuova cessione, la seconda per una cifra sconosciuta, durante l'ultimo giorno di mercato invernale della stagione 2017/2018, e più precisamente all'FC København, con i quali firma un quinquennale. La sua storia, da oggi in poi, è ancora da scriversi, e vedremo che impatto avrà il giocatore sulla squadra al momento in deficit di risultati.

Un ritorno in patria quindi, a soli 24 anni, dopo più di un lustro durante il quale il suo nome è stato associato all'etichetta di “crack”, e personalmente trovo incredibile questa storia, il che dimostra come da un giorno all'altro puoi passare dalle stelle alle stalle sia nel Calcio come nella vita. Non conosco i motivi di questa rapida parabola discendente, ma, da amante della Scandinavia e per il bene del ragazzo umanamente parlando soprattutto, mi auguro che Fischer ritorni ai vecchi fasti, quando seminava avversari sulla fascia sinistra dell'Amsterdam ArenA (ora intitolato al mitico Johan Cruijff). Magari per vederlo anche in Italia nei prossimi anni, dopotutto la carta di identità va ancora a suo favore.