Il Parma di Apolloni che domina la D

25.01.2016 09:39 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: calciocalcio.net
Il Parma di Apolloni che domina la D

Fa sempre un certo effetto vedere determinate squadre navigare in campionati come quelli di Serie D ed il Parma fa certo parte di questo novero di nobili decadute. La decadenza però, per fortuna dei tifosi e di chi ama il calcio, riguarda solo la serie di gioco nel caso della squadra di Gigi Apolloni, che invece in campo gioca e diverte con un 4-2-3-1 tutto tecnica, sovrapposizioni e qualità offensive. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio i temi tattici di questo Parma.

DIFESA A 4 COL GURU LUCARELLI

La difesa è la classica a 4 con due "centraloni" possenti e alti come Lucarelli e Cacioli, il primo più dotato tecnicamente, il secondo invece con qualche centimetro in più del compagno e meno classe, molta meno, nei piedi.

I terzini devono avere caratteristiche ben precise: giocare sulla fascia di pertinenza al proprio piede (mancino sulla fascia sinistra, destrorso sulla fascia destra), sapersi sovrapporre all'interno o all'esterno, avere buone doti tecniche. Spesso infatti l'azione parte dal terzino che appoggia al medino davanti la difesa.

CENTROCAMPO A 2 CHE DIVENTA A 4

I due mediani oltre ovviamente al compito di fungere da frangiflutti davanti la difesa, devono impostare spesso l'azione ricevendo dal terzino e verticalizzando subito per uno dei 3 trequartisti.

In questo ruolo a inizio stagione giocavano Corapi i coppia con Giorgino, ma dato l'elevatissimo tasso tecnico del primo, Apolloni ha poi deciso di avanzare il piccolo centrocampista calabrese di Catanzaro nel ruolo di trequartista centrale, offrendo a Miglietta la maglia di secondo mediano. Questo per quanto riguarda la fase di possesso, in fase di non possesso poi la mediana si arricchisce di altri 2 esterni passando a 4, con gli esterni offensivi che scalano a metà campo.

ATTACCO 3-1 FANTASIA

Gli esterni devono avere il piede invertito o meglio se sono ambidestri, questo consente infatti di non poter prevedere la giocata. In linea di massima però vengono utilizzati Ricci, mancino, che gioca a destra, Baraye a sinistra e Corapi centrale a supporto di Melandri. In realtà quest'assetto varia molto rapidamente in campo, dove la posizione dei 4 calciatori spesso si confonde, con Corapi che va ad occupare la fascia, Baraye che passa al centro, Melandri che viene dietro creando lo spazio per l'inserimento in area dei compagni.

ESEMPIO DI FASE OFFENSIVA

Gli schemi offensivi si sviluppano soprattutto sulle fasce, con le catene di destra o sinistra sollecitate sin dall'inizio dell'azione; dicevamo infatti che la palla dal portiere va al terzino che serve il mediano che agisce dal suo lato. Questi verticalizza per il trequartista, intanto il terzino si è alzato a offrire la sovrapposizione all'interno del campo o all'esterno asseconda di quanto in mezzo o meno al campo si sia posizione il possessore del pallone

ARMA SEGRETA

Quel folletto nero di Baraye, imprendibile a tratti, col giusto tempismo negli inserimenti, ambidestro, insomma un funambolo del pallone; suo fratello è appena approdato alla Virtus Entella in B provenienza Brescia, ma forse presto li rivedremo affrontarsi uno contro l'altro, riuscirà il Parma a trattenere un diamante prezioso come questo? Parola a Minotti.

PUNTI DEBOLI

Trovarne è davvero difficile, ma qualora si riuscisse ad avere una transizione positiva veloce si potrebbero sfruttare i  buchi sulle fasce lasciati dagli esterni saliti intanto per attaccare. E poi c'è sempre la possibilità di mettere in difficoltà Cacioli puntandolo nell'uno contro uno, quello sì che al momento risulta il tallone d'Achille difensivo.