Colacione: "Vi presento Rangel e il meglio del calcio brasiliano"

21.07.2014 14:24 di  Redazione FS24  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessio Calfapietra- Tuttomercatoweb
Colacione: "Vi presento Rangel e il meglio del calcio brasiliano"

Il Cagliari del nuovo corso zemaniano è partito con l'aquisto di Caio Rangel (18) dal Flamengo. Un nome sconosciuto ai piu', visto che su di lui abbiamo potuto soltanto raccogliere delle referenze positive sul suo talento, ma poco altro.

Per fare luce sulle caratteristiche del giocatore ed operare una ricognizione del calcio brasiliano, abbiamo contattato Andrea Colacione, noto giornalista romano esperto di calcio verde-oro e tifosissimo del Flamengo: "Caio Rangel è il tipico calciatore brasiliano di una volta, tutto tecnica e fantasia. Ha iniziato nel Futsal e dopo una parentesi nel piccolo Olaria è approdato giovanissimo nella "Escolinha" del Flamengo dove si è distinto come uno dei talenti più promettenti. Ha inoltre fatto tutta la trafila nelle giovanili brasiliane, anche se nell'ultimo mondiale under 17, disputato negli Emirati Arabi si è espresso solo a sprazzi e la copertina se la sono presa Boschilia, Nathan e Danilo".

Quale è il suo ruolo specifico?
"Caio può giocare da ala destra, da ala sinistra e da trequartista ed il gioco zemaniano può esaltare le sue caratteristiche. Il tecnico boemo però dovrà lavorare molto sui movimenti senza palla, visto che il ragazzo ama ricevere il pallone addosso e tenerselo incollato ai piedi. Comunque eccelle nel dribbling, nella velocità ed ha un buon tiro in corsa. Con il suo baricentro basso risulta essere difficilmente marcabile anche perché è molto abile nel gioco di gambe e nello spostare la sfera all'ultimo secondo. Ha come idolo Cristiano Ronaldo ma deve lavorare ancora molto per raggiungerlo: soprattutto nella continuità ed a livello tattico e Zeman può essere un ottimo maestro per far sbocciare definitivamente la sua stella visto che le qualità è appurato che le abbia".

Zeman può far sbocciare il suo talento?
"Se il ragazzo lo seguirà, Zeman può essere il tecnico ideale per la sua consacrazione, visto che pratica un calcio ultra offensivo e che è noto che sa lavorare molto bene con i giovani. Ma lo metterà a dura prova con i suoi pesanti carichi di lavoro..."

Quale altro calciatore consiglierebbe del Flamengo?
"Sammir, un difensore centrale che ricorda molto da vicino l'ex romanista Juan che è nato anche lui nel Flamengo ed il centravanti Hernane che lo scorso anno ha fatto benissimo. Lo volevano in molti, soprattutto nei mercati arabi ma lui ha scelto di restare nel Flamengo, rinunciando anche a guadagnare molti più soldi. Quest'anno è stato a lungo fermo per infortunio ma ha tutte le carte in regola per imporsi. Sammir invece come Juan è un difensore molto tecnico e con ottimo senso della posizione: deve soltanto migliorare ulteriormente nella continuità di rendimento e nel tenere alta la concentrazione nell'arco degli interi novanta minuti ma è un prospetto di calciatore davvero interessante".

E dell'intero panorama brasiliano?
"Consiglio diversi calciatori del Cruzeiro a cominciare dal portiere Fàbio che ha 33 anni ma è un fenomeno e non capisco come non sia mai stato preso in seria considerazione per la nazionale e per il calcio europeo. Diciamo che forse non ha gli sponsor giusti ma ti garantisco che è un portiere davvero forte e completo. Sempre nel Cruzeiro ci sono il 27enne Nilton, un ex Vasco che pochi mesi fa era stato accostato all'Inter, l'ala Everton Ribeiro (25), un calciatore molto tecnico, la seconda punta Ricardo Goulart (23), altro giocatore di grande talento ed anche il 21enne terzino destro d'attacco Mayke è davvero molto forte. E poi c'è il centravanti ventenne Neilton che è appena arrivato dal Santos e che è un ottimo prospetto, così come l'ala sinistra Marlone ex Vasco".

E delle altre squadre?
"Facendo un giro d'orizzonte negli altri club ti segnalo il terzino destro Bruno del Fluminense, il centravanti del Sào Paulo, Alan Kardec, appena arrivato dal Palmeiras e con un'esperienza già al Benfica, Marcos Rocha, altro terzino destro d'attacco dell'Atletico Mineiro, Doria fortissimo difensore centrale del Botafogo che ha tecnica, forza fisica e personalità e che mi sembra già maturo per il calcio europeo nonostante la giovane età, Giuliano, un trequartista che è appena rincasato al Gremio dal calcio ucraino ed ovviamente Leandro Damiào che attualmente milita nel Santos ma che è ancora infortunato. Poi io stravedo per Fred, nonostante il mondiale per lui sia stato molto negativo ma so che il calciatore al momento vuole restare al Fluminense".

Perchè il Brasile ha fallito così malamente il Mondiale?
"I motivi sono stati tanti. In primis "Felipào" Scolari ha voluto snaturare il dna del calcio brasiliano, europeizzandolo contro natura e rendendo la squadra dapprima troppo difensiva ed insicura e poi improvvisamente troppo offensiva senza alcun tipo di cautela. L'infortunio di Neymar e la squalifica di Thiago Silva hanno ulteriormente complicato le cose ma diciamoci la verità, anche con loro in campo il Brasile avrebbe ugualmente perso contro la Germania, anche se certamente non per 7-1. Rimanendo nello specifico il Brasile è apparso estremamente sfliacciato e disorganizzato con una difesa molto fragile, un centrocampo completamente privo di creatività ed un attacco nullo, a parte Neymar che il calcio se lo inventa da solo ma una nazionale come il Brasile non può certamente affidarsi al talento, seppur smisurato di un solo giocatore. E' un'offesa alla grandezza della propria storia ed alle proprie radici. Scolari poi ha sbagliato anche alcune convocazioni ma la verità è che purtroppo in Brasile non esistono più gli Zico, i Jùnior, i Falcào, i Toninho Cerezo, i Scorates, i Careca, i Romario etc... Il Brasile deve ricominciare a lavorare sulla tecnica e deve trovare il modo di contrastare procuratori, fondi d'investimento e club europei che saccheggiano da tempo l'intero calcio brasiliano. Espatriare fa bene ai calciatori locali ma depauperare solo per logiche economiche un intero movimento e la bellezza del campionato lo trovo estremamente mortificante per un paese come il Brasile che comunque è da sempre una fucina inesauribile di talenti. Ma fin quando potrà durare tutto ciò? La nazionale ha pagato anche questo e già te lo dico da adesso: quello che dovrebbe essere il nuovo tecnico e cioè Tite per quanto bravo possa essere non è l'uomo giusto perché anche lui è un tecnico troppo europeo e troppo difensivista".

Quali ct preferirebbe invece?
"Se mi chiedi dei nomi ti dico che personalmente oltre a Muricy Ramalho mi piacciono molto Marcelo Oliveira, tecnico campione in carica con il Cruzeiro e Cuca, anche se sogno un nuovo Tele' Santana ma purtroppo sono consapevole del fatto che i tempi sono cambiati e purtroppo in peggio. Poi siccome tutto il mondo è paese si cerca un capro espiatorio dovunque e quindi sul banco degli imputati oltre a Scolari ci è finito Fred che non ha ricevuto un pallone decente in tutto il mondiale e che ha pagato per tutti perché stampa e tifosi spesso ragionano con gli ormoni, anziché analizzare il tutto nei dettagli, anche se sono il primo ad ammettere che il bomber del Flu ha disputato una Coppa del Mondo molto negativa".